Grande è, come noto, la mia personale riconoscenza nei confronti di Sandro Bondi, già Ministro dei Beni Culturali. La decina di post da me dedicatigli e – soprattutto – il Bondolizer, oltre ad avermi conferito una certa dubbia notorietà (si veda al proposito qui, qui e qui), continuano – con mia immutata sorpresa – a costituire motivo di interesse nei confronti di questo semiabbandonato blog, cui tuttora garantiscono visite e sopravvivenza. In barba ai mancati aggiornamenti, da me ripetutamente promessi e sempre rimandati.
Appunti sparsi
«Contrordine, compagno!»
Sandro Bondi e la “democrazia dal basso”
Alla luce del fresco successo delle liste del Movimento Cinque Stelle, delle candidature decise dalle primarie piuttosto che nel tinello di casa D’Alema, della Lega Nord proverbialmente radicata nel territorio – qualunque cosa ciò significhi – prepotenti sono le novità che si affacciano alla ribalta della politica italiana. Inequivocabile e inusitata, infatti, la risolutezza con cui l’elettorato resistente alle sirene dell’astensionismo ha voluto punire l’autoreferenzialità di certa politica, troppo lontana dai cittadini, dai loro bisogni e financo dai luoghi in cui essi si scambiano e si formano opinioni, come la Rete e i suoi social network.
Ecco così farsi strada, tra i partiti intenzionati a sopravvivere – del PD non è dato sapere – la consapevolezza dell’urgenza di più o meno robuste iniezioni di democrazia dal basso, formula mediatica con cui ritengo si voglia indicare una certa permeabilità dei movimenti politici alle istanze degli estranei alla Casta.
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Minzolini, Craxi e gli Euromissili
Una alla volta, le balle si smontano
Tornano e, stancamente, proseguono i dibattiti (eccone uno) su Bettino Craxi, figura di cui – ammette l’ultimo, discusso, editoriale di Augusto Minzolini – «si discute molto». Vi sarebbe infatti, prosegue, «chi lo considera un grand’uomo e chi un mezzo delinquente». Divisione invero manichea e discutibile, che non sembra voler tenere in conto alcuno quell’altrettanto diffusa corrente di pensiero che vorrebbe Craxi sì delinquente, ma per intero.
«Libiamo ne’ lieti calici…»
Riapre la rubrica di poesie di Sandro Bondi
Termina il lutto di questo blog, dovuto alla chiusura di Versi diversi, la rubrica di poesie che il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi teneva sul settimanale Vanity Fair. Come tutti noi segretamente speravamo, la vena poetica del Ministro si è rivelata infatti troppo possente per soggiacere ai pur gravosi impegni politico-istituzionali che tanta carica comporta, ed è con malcelata gioia che possiamo – era ora – salutare il ritorno del Bardo di Fivizzano.
In grande stile, per sovrammercato.
Riporto il suo più recente componimento, perché abbiate voi stessi modo di constatare come il Nostro non abbia perso un solo grammo della sua proverbiale verve. È più forte di lui: la poesia – proprio così – gli scappa.
Trasmissione a reti unificate. Reloaded
Feltri sa cosa ho fatto l’estate scorsa…
Flusso di pensieri (addormentati) sullo speciale di Porta a Porta
Bando alla modestia. Visto che non me lo dice nessuno, è tempo che lo rimarchi io: sono – e di gran lunga – il miglior blogger che il mio condominio abbia conosciuto. Almeno fino all’arrivo di Leopold Ezechiel III, l’alano del vicino, cui invidio il nitore della prosa (1). L’invero scarsa diffusione della banda larga ai tempi dell’Impero Austriaco rende poi non del tutto peregrino far risalire l’inizio della mia supremazia a ben oltre la fatidica soglia dei 150 anni, quella che contrassegna il destino dei veri Grandi.
Applausi registràti.
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